Radici di consapevolezza – Crescere attraverso la connessione con la Terra

Nel nostro cammino di crescita e consapevolezza, la Terra è la madre generosa che ci sostiene, ci accoglie e ci nutre.

Le radici, quelle invisibili che affondano nel profondo del nostro essere, rappresentano il legame con ciò che siamo e con ciò che aspiriamo a diventare.

Ma realmente, come può aiutarci la Terra durante la pratica Yoga?

Il radicamento è un aspetto determinante nella pratica attiva sul quale focalizziamo la nostra attenzione.

Sentire la Terra ci ha effetti benefici che si estendono alla vita di tutto i giorni:

Nutre le nostre radici – Quando chiediamo alla Terra di nutrire le nostre radici, stiamo chiedendo di coltivare dentro di noi forza, saggezza e intuizione. Proprio come una pianta ha bisogno di acqua, sole e sostanze nutritive, anche noi abbiamo bisogno di nutrimento spirituale e mentale per crescere e fiorire.

Alimenta la nostra creatività e saggezza – La Terra sa riempirci di queste qualità aprendoci alla sua energia trasformativa. Le idee, come semi, hanno bisogno di un terreno fertile per crescere. È nella calma e nella stabilità che possiamo far fiorire la nostra immaginazione e la nostra intuizione, guidate dalla saggezza eterna della natura. idee – Le idee sono il seme della nostra evoluzione. Quando ci apriamo a nuove prospettive, possiamo immaginare un futuro migliore, per noi stessi e per il mondo. Lasciamo che la Terra ci ispiri con le sue lezioni di abbondanza, equilibrio e resilienza.

Ci aiuta a crescere, così che possiamo aiutarla – Questa parte della frase rappresenta una preghiera di consapevolezza. Prendiamo coscienza che quando ci prendiamo cura di noi stessi, stiamo anche prendendoci cura della Terra. Attraverso la nostra pratica di Yoga e Danza, possiamo ascoltare il nostro corpo, coltivare la nostra mente e nutrire la nostra anima. In questo processo, impariamo ad essere più in armonia con la Natura, aiutandola nel suo ciclo vitale.

Il nostro percorso di crescita personale è strettamente legato a quello della Terra. Attraverso le pratiche di Yoga e Danza, possiamo radicarci nel presente, nutrire le nostre idee e fare la nostra parte nel sostenere la vita. Insieme, possiamo trovare equilibrio, armonia e bellezza, proprio come un albero che si erge solido e fiorisce verso il cielo.

Ti aspetto per sperimentare questa sensazione!

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ॐ YOGA * Ginnastica finalizzata al benessere psicofisico ॐ

Rispettare i propri limiti nella pratica Yoga

Nel mondo dello yoga, c’è una verità fondamentale che spesso viene fraintesa: lo yoga non è una sfida contro se stessi. Non c’è nessun traguardo da superare o un limite da infrangere.

Al contrario, lo yoga ci insegna l’importanza di riconoscere e rispettare i nostri limiti, senza mai forzarli oltre ciò che il corpo è pronto a fare. Ogni volta che ci mettiamo sul tappetino, abbiamo la possibilità di esplorare i nostri confini fisici ed emotivi.

Il concetto chiave è questo: sollecitare il proprio limite, sfiorarlo con dolcezza, ma senza mai superarlo. L’ascolto del corpo è essenziale: se una posizione ci mette troppo sotto pressione o crea tensione, è il segnale per tornare indietro, per ritrovare una sensazione di equilibrio e sicurezza.

Non c’è nulla di sbagliato nel fare un passo indietro. In realtà, è un atto di consapevolezza e rispetto per noi stessi. Spingere oltre può portare a stress, tensione e persino infortuni, mentre lo yoga mira a coltivare uno stato di benessere e armonia.

La pratica diventa, quindi, un costante dialogo tra il corpo e la mente. Si tratta di trovare il punto giusto in cui possiamo stimolare il nostro corpo senza mai oltrepassare quella sottile linea che segna il nostro limite. In questo modo, lo yoga diventa un esercizio di equilibrio, dove l’obiettivo non è superare, ma sentirsi a proprio agio nei movimenti e nelle sensazioni.

Ricordiamoci sempre: il vero progresso nello yoga non è raggiungere una postura perfetta, ma imparare ad ascoltare e rispettare ciò che il nostro corpo ci dice, giorno dopo giorno.

L’asana per essere efficace deve essere comoda-stabile-confortevole.

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L’uomo non capisce e cosa fa, ha il mare in tasca e l’acqua va a cercar

Ci sono canzoni che sono preghiere, canzoni che toccano la parte più segreta di noi e che fanno vibrare le corde delle nostre emozioni.

Ci sono momenti nella vita in cui una canzone risuona dentro e si espande generando un pizzico di commozione: in quei momenti, lasciamola andare senza vergogna, lasciamo uscire le emozioni.

Il ritornello fa eco dentro di me per questa domanda che contiene in sè la risposta : siamo perennemente alla ricerca di qualcosa senza renderci conto che in noi risiedono tutte le risposte ai nostri quesiti:

CERCHIAMO QUELLO CHE ABBIAMO GIA’

Ma l’uomo non capisce
e cosa fa?
Ha il mare in tasca
e l’acqua va a cercar.

Dal filone mistico e religioso di Mimì, eccovi PREGHIERA cantatada Mia Martini

 

Preghiera – Mia Martini di Mia Martini

Finché tramonta il sole
finché la terra va
tu dona o mio Signore
a chi ti chiederà.
A chi non vede, gli occhi
la pace a chi non l’ha
e la speranza ai vecchi
che vogliono restar.
Ma l’uomo non capisce
e cosa fa?
Ha il mare in tasca
e l’acqua va a cercar.
A chi chiede il potere
dagliene a sazietà
e a chi denaro chiede
dagliene a volontà.
E poi dona al vigliacco
le gambe per fuggir
e a tutti i vagabondi
un letto per dormir.
Ma l’uomo non capisce
e cosa fa?
Ha il mare in tasca
e l’acqua va a cercar.
Finché tramonta il sole
tutto puoi fare tu
e a chi chiede violenza
tu dagliene di più
la libertà agli oppressi
ai giusti l’umiltà
io chiedo, solamente
di me non ti scordar!
Ma l’uomo non capisce
e cosa fa?
Ha il mare in tasca
e l’acqua va a cercar.
Ma l’uomo non capisce
e cosa fa?
Ha il mare in tasca
e l’acqua va a cercar

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